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Claudia Cappuccio: curriculum e informazioni professionali.

La mia storia

Da piccola, amavo leggere e fare puzzle.

Crescendo, ho iniziato ad amare anche le persone, soprattutto le loro storie.

Durante il mio percorso, ho capito che ognuno di noi è un insieme di nuove storie, piccoli pezzi tutti diversi che non sempre combaciano.

Oggi, sono una Psicologa e una Psicoterapeuta in formazione presso la Scuola di Specializzazione Strategica Integrata di Roma perché voglio aiutare le persone a diventare i veri autori della propria vita.

Le storie che viviamo plasmano il nostro modo di essere e di sentire e abbiamo l’impressione che siano loro a decidere al posto nostro la trama della nostra vita, disegnando gabbie dalle quali sembra impossibile fuggire.

La psicologia per me è questo. Una lente di ingrandimento per “guardare da vicino” le piccole storie e uno sgabello per aiutarci a “guardare dall’alto” la trama che stiamo cercando di comporre.

Posso riceverti nel mio studio di Grottaferrata, oppure a Roma sud.

Per me non esiste un’immagine universale da imitare ma un disegno personale che possiamo cambiare fino a quando non lo sentiamo adatto noi. Da questo deriva il nostro benessere, la nostra serenità, il nostro equilibrio.

Se vuoi approfondire il mio curriculum, puoi cliccare qui e visitare il mio profilo Linkedin.

Per farmi domande oppure fissare un appuntamento, invece, puoi andare su questa pagina dove troverai tutti i miei recapiti: se mi scrivi un messaggio, ti richiamerò quando sarò certa di poterti dedicare il tempo che meriti.

Problemi di comunicazione con i figli? Quando serve lo psicologo?

Mio figlio cresce

Vi ricordate quando il vostro piccolo è arrivato a casa?

Da quel momento, non c’è stato un giorno uguale al precedente perché ogni giorno è stato per lui [e per voi] una nuova conquista.

Ieri, l’ultimo pannolino. Oggi, lo tenete per mano accompagnandolo al suo primo giorno d’asilo cercando di rassicurarlo con un bacio che tornerete a riprenderlo.

Sono le 13.00 e siete di fronte a scuola. Ecco che arriva con la sua cartella piena di compiti e di esperienze che non vorrà raccontarvi.

Ormai sono grande”.

E vi sembra che non riusciate più a comunicare come prima.

Vorreste salutarlo con un abbraccio ma “lasciami stare, mi metti in imbarazzo!”.

Ci saranno “no” che non vorrete dare e “no” che non vorranno accettare, anche se per il loro bene.

Arriverà il giorno delle lacrime, delle paure e delle perplessità: i primi amori, i primi veri dispiaceri, il suo corpo che cambia.

Figli che chiedono “aiuto” ma da lontano perché “ce la faccio da solo”.
Magari bastasse un bacino magico per rassicurarli, sostenerli e accompagnarli nel comprendere che quello che oggi sembra insostenibile passerà. Poi l’università, lo svincolo genitoriale, il primo appartamento da soli, la prima vera distanza fisica.
Tutte queste sono tappe fondamentali nella crescita familiare che coinvolge non solo i figli ma anche i genitori che a volte non si sentono equipaggiati nell’affrontarle in maniera equilibrata.

A nessun genitore viene fornito un manuale di istruzioni, il mio ruolo sarà quello di aiutarvi a scriverne uno basato sulle vostre storie e sulle vostre risorse.

Ascolteremo insieme le vostre emozioni e quelle dei vostri figli e le utilizzeremo come guide nell’implementazione di uno stile genitoriale adeguato all’evoluzione del vostro sistema famiglia. Lavoreremo per trovare nuovi canali di comunicazione e condivisione, approfondendo le conoscenze sulle fasi dello sviluppo psicologico dei vostri figli.

Vi aspetto QUI.

Separazione, divorzio... le famiglie aperte: la terapia aiuta?

Famiglie nuove

Figli con papà. Figli con mamma.
Figli con un genitore e una nonna che sopperisce alla mancanza dell’altro.
Figli con mamma, fidanzato di mamma, fidanzata di papà.
Figli con papà fidanzato con un altro papà e mamma fidanzata con un’altra mamma.

Le famiglie di oggi sono famiglie del tutto nuove, aperte ai cambiamenti e attente al benessere dei propri figli.
La costruzione di nuove relazioni e l’accettazione di “quotidianità” differenti passa attraverso una comunicazione chiara e accogliente, alla quale non sempre siamo preparati.

Inoltre, in caso di separazione, i bambini si trovano (o dovrebbero trovarsi) a metà tra i due poli genitoriali. E i figli che fanno la spola fra i due nuclei familiari sperimentano incertezze e conflitti sul proprio ruolo all’interno di queste nuove relazioni.

Non si può ricreare un nuovo nucleo familiare sulla base di quello precedente, dobbiamo essere pronti alla possibilità di generare nuove forme familiari liquide e altamente permeabili.

Insieme, possiamo aiutare i bambini a trovare i loro nuovi equilibri e nel rinegoziare regole efficaci perché responsive al cambiamento.

Non devi temere questa situazione, ma sforzarti di trovare il modo migliore di affrontarla.

L’obiettivo principale dev’essere quello di migliorare la comunicazione con loro o con l’ex partner ed evitare che il bambino diventi una merce di scambio o, peggio, uno strumento di rivalsa nei confronti dell’altro.

E non devi per forza aspettare troppo.

Già da adesso, infatti, puoi aiutare tuo figlio nell’accettazione di confini familiari nuovi e aperti, creando un “mondo” fatto di organizzazioni differenti che siano alla sua portata.

Ti basta cliccare QUI.

Terapia di coppia con figli a Grottaferrata e Roma sud.

Non solo mamma e papà

Nei primi mesi di vita del bambimo, i genitori sono totalmente proiettati su di lui.

L’importanza della routine, la stanchezza fisica, le richieste vitali del nuovo arrivato fanno sì che la famiglia viva un momento di fusione che annulla temporaneamente tutti gli altri aspetti della vita pre-figli.

Si esce di meno, si socializza di meno, si dorme di meno, si ha meno tempo per se stessi ma soprattutto si ha meno tempo per la coppia.

Attimi come questi possono creare squilibri transitori nella relazione coniugale. Il partner viene messo da parte, per la “sopravvivenza” del momento.

Per non parlare, poi della gestione dei rapporti con i parenti. Le nuove famiglie vengono invase dalle vecchie famiglie. E non c’è nulla di male fino a quando, i coraggiosi neo genitori, sono in grado di stabilire e mantenere dei confini vitali.

Un figlio porta con sé nuove forme di amore e di felicità, ma anche una serie di nuove richieste che rischiano di soverchiarci, incidendo sul benessere psicofisico individuale.

Ci sono passati i nostri genitori, i nostri amici, i nostri fratelli, i nostri nonni. Ogni nucleo familiare ha trovato il suo modo di amarsi per non lasciarsi.

Sono problematiche comuni, ogni coppia si trova di fronte alla ridefinizione di ruoli e aspettative.

Non solo mamma o papà, anche marito o moglie e, soprattutto, individuo.

Troveremo insieme un modo nuovo di viverVI, preservando l’amore per il vostro compagno ma anche per voi stessi: la vostra soluzione inizia QUI.

Neo genitori: un'esperienza meravigliosa, non facile per tutti.

Genitori si diventa

Un genitore nasce nel momento in cui accetta l’idea di diventarlo. La coppia sceglie di cambiare la propria trama familiare aggiungendo nuovi personaggi e nuove avventure.

Ecco, allora, che iniziamo a sognare a occhi aperti verso un futuro che non sappiamo se potrà mai realizzarsi.

Avrà i miei occhi? Il suo carattere? Sarà maschio? Sarà femmina? Cosa vorrà fare da grande?
Sarò una brava mamma? Sarò un bravo papà?
Soprattutto, quando arriverà?

Inizia un periodo di aspettative e paure legate al concepimento, ai cambiamenti, alla propria capacità genitoriale.
A volte, il carico emotivo o le difficoltà cliniche possono rimandare se non addirittura annullare la possibilità di avere un figlio.

Ci sono coppie che vivono la tragicità di questi momenti in solitudine, quello che prima li ha uniti ora li allontana.
Altre, invece, ricorrono a soluzioni alternative come procedure mediche o adozione.

Ci sono poi mamme e papà che riescono subito a concepire, ma magari non si sentivano preparati al cambiamento.
La pancia cresce, c’è il nido da preparare, il corredino da scegliere, la valigia per il parto… e il parto fa paura. A entrambi.

Fa paura anche iniziare le pratiche per l’adozione, affacciarsi in un mondo nuovo e sconosciuto, sapendo che tuo figlio è là fuori ad aspettare te chissà ancora per quanto tempo.

Poi, un giorno, diventate genitori “di fatto”. E inizia un nuovo capitolo della vostra storia.

Nel percorso che faremo insieme affronteremo tutte queste nuove emozioni, trasformeremo i dubbi e le paure in risorse genitoriali, impareremo a superare le difficoltà trasformandole in nuove opportunità.

Genitori si diventa, non si nasce. Parlarne con qualcuno è un modo sano di vivere questo cambiamento: iniziate da QUI.

Sovrappeso e obesità: perché lo psicologo è importante?

Sovrappeso e obesità

Da lunedì, mi metto a dieta.
Dal manuale dei condannati alla dieta perpetua.

La vita di chi sta sempre a dieta è un continuo oscillare tra privazioni ed eccessi. Il famoso effetto yo-yo non riguarda solo il peso ma anche l’umore e le modalità con cui viviamo l’esperienza del cibo.

Ci rivolgiamo a professionisti della nutrizione che ci dicono cosa e quanto mangiare. Ci consigliano anche un po’ di attività fisica – che il più delle volte neanche ci va di fare. Così iniziamo l’ennesima dieta e anche questa volta, dopo una partenza sprint ci fermiamo. Perché?

Perché il cibo non è solo una questione di grammi, grassi, calorie da bruciare. Il cibo è anche amore, relazione, convivialità. E assume un significato e un ruolo differente da persona a persona.

Oggi non mangio, domani mangio anche quello che non ho mangiato oggi. Oggi mi sento di buon umore e pieno di energia, domani dal nervosismo mi chiudo in casa.

 

Quando iniziamo una dieta, abbiamo in mente obiettivi e aspettative che potrebbe non essere adatti al momento che stiamo vivendo.

Sei davvero pronto a cambiare? Cosa sei disposto a fare per cambiare? Quali sono i tuoi veri obiettivi?

Per trovare una risposta a queste domande ci vuole spesso bisogno di un supporto psicologico, di una palestra per il cuore e la mente che ti aiuti a fissare degli obiettivi lucidi  e raggiungibili nel tempo e a confrontarli con i risultati reali.

Se vuoi iniziare questo percorso, ma soprattutto se vuoi portarlo a termine, contattami QUI.

Hai problemi di dipendenza affettiva? Non affrontarli da solo.

Dipendenza affettiva

Che non si muore per amore, è una gran bella verità.

Ma è anche vero che a volte ti senti morire per un amore difficile, per uno che finisce, per un altro non corrisposto. Per un amore che non è come lo immaginavi.

Ci sono amori che possono trasformare le farfalle nello stomaco in macigni, il pensiero della persona amata in un’ossessione che leva il sonno. Vorreste voltare pagina, lasciarla andare ma non vi capacitate di come le cose possano essere precipitate. Ripercorrete mentalmente la vostra storia, anche mille volte al giorno.

Se solo vi concedesse un’altra occasione, capirebbe che un amore così non c’è mai stato. E sulla base di questa relazione misurate quelle future. Ricalchi impossibili. E poi ci sono relazioni alimentate dall’ansia e dalla paura. Sono rapporti caratterizzati dalla dipendenza affettiva.

Sfiducia, Fiducia, Amore, Odio, Soddisfazione, Insoddisfazione.

Sono come onde del mare.

Tuttavia non riuscite a sottrarvi, a tornare a riva perché alla fine ci state anche bene e siete  anche disposti a sopportare quella perenne sensazione di mal di mare.

Poi, quando vi lascia, vorreste starci insieme. Vi dite che non ci ricascherete più ma basta una telefonata per esser di nuovo in mezzo alla tempesta.

Dalle favole per la buona notte abbiamo imparato che ogni storia merita il suo lieto fine, il suo “e vissero felici e contenti”. Solo così possiamo chiudere il libro e addormentarci con un sorriso.

Infine, timidamente nell’angolo, compaiono gli amori che non sono mai esistiti davvero. Hanno provato a “lanciarsi”, ma poi sono tornato a nascondersi. Forse perché non si son sentiti scelti o forse perché hanno scelto ma non sono mai stati corrisposti.

Ma l’amore può anche essere bello da vivere, un’esperienza che ti arricchisce come persona prima ancora che come parte di una relazione.

Ecco perché devi imparare a gestire te stesso e il tuo rapporto con sentimenti così importanti. La coppia inizia da te: insieme possiamo riuscire a trovare il tuo modo sano e personale di vivere un rapporto.

Cerchi uno psicologo che ti aiuti ad affrontare lo stress?

Momenti difficili e stress

La vita è quello che ti succede mentre sei impegnato a fare altri programmi.

John Lennon

Un trasferimento, una relazione finita, cambiare lavoro, l’arrivo di un figlio o una decisione importante da prendere possono rappresentare sia risvolti positivi che negativi.

Passiamo la vita a pianificare, ma gli imprevisti possono diventare ostacoli nella realizzazione dei nostri progetti e costringerci a cambiare il corso del nostro cammino.

In quest’ottica, il cambiamento viene spesso osservato solo nella sua accezione negativa.

Il correlato della perdita prende il sopravvento perché cambiare vuol dire “lasciare indietro” qualcosa, separarsi da una parte di sé o del nostro futuro.

Sono momenti che mettono a dura prova i meccanismi psicologici adattativi e reattivi che l’individuo mette in atto per fronteggiare le situazioni problematiche.

In sostanza andiamo in TILT. Ci fermiamo al lato della strada con le 4 frecce accese in compagnia della nostra vita che si è già tolta la cintura e scalpita per scendere.

Se, lo stress prende il sopravvento, abbiamo delle conseguenze psicofisiche che intaccano il normale funzionamento della persona. Stanchezza, mal di testa, irritabilità, insonnia, dolori diffusi sono solo alcuni esempi della sintomatologia stressogena.
Il nostro corpo parla e chiede aiuto.

Attraverso adeguate strategie di coping, riusciremo a gestire i cambiamenti, i problemi personali e interpersonali e a ridurre o tollerare lo stress ed il conflitto.

Nel percorso che faremo insieme ti aiuterò a ripartire e ad ascoltare il tuo corpo; a riconoscere lo stress e a mettere in atto strategie che possano favorire il rilassamento mente corpo. Solo ripristinando l’equilibrio di questi due fattori saprai come fronteggiare le richieste del momento e riuscirai a trarre il meglio da situazioni che prima ti sembravano decisamente insormontabili.

Parliamone insieme: clicca QUI.

Depressione e tristezza sono un peso che non devi portare da solo.

Depressione e tristezza

È tutto nella tua testa. Fattela passare. Basta che pensi positivo. TUTTI ABBIAMO DEI PROBLEMI.

Queste probabilmente sono le frasi che ti senti dire più spesso.
Come se fosse tutto semplice, come se tu stesso non ci avessi già provato.
Non vuoi sentirti meglio? Certo che VORRESTI, il problema è che non PUOI.

La tristezza o (nelle sue forme più gravi) la depressione, portano a isolarti sempre di più e a sospendere la tua vita. Le cause sono molteplici, a volte possono insorgere perfino quando dovremmo essere felici. Per esempio, dopo la nascita di un figlio. E quest’obbligo non fa altro che peggiorare la situazione.

La tristezza e la depressione sono stati d’animo caratterizzati dalla RINUNCIA.

Hai rinunciato a stare meglio, perché non ci riesci.

Hai rinunciato a pensare positivo – ma poi che vuol dire pensare positivo?!

Hai rinunciato a confrontarti con le persone perché costa fatica e tanto nessuno comprende quanto tutto per te sia così “pesante”. Talmente pesante che hai difficoltà ad alzarti dal letto e i tuoi movimenti sembrano addirittura rallentati.
Probabilmente neanche ricordi quando hai iniziato a sentirti così. Probabilmente, non ricordi nemmeno l’ultima volta che ti sei sentito libero da tutta questa tristezza.

Hai rinunciato anche a ricordare come fosse prima di lei.

Tuttavia, se stai leggendo queste parole, è perché forse non hai rinunciato del tutto a trovare una via d’uscita o qualcuno che possa comprenderti.

Qualcuno con cui tentare di percorrere una strada diversa, che va al di là dei soliti consigli semplicistici.
Se senti che è arrivato quel momento, raccontami la tua storia e insieme troveremo il tuo percorso alternativo.

Mi trovi QUI: ti prometto che non rinunceremo alla prima difficoltà.

Paura e ansia: soffri di attacchi di panico e non sai come affrontarli?

Paura e ansia

La paura e l’ansia sono due aspetti della stessa medaglia: entrambi sono meccanismi d’allarme che vengono innescati quando si è a confronto con una minaccia.

La differenza sta che nel primo caso la minaccia è reale, nel secondo il pericolo è solamente percepito.

Quando però si esperiscono queste due emozioni, poco importa se siamo di fronte all’una o all’altra.

Entrambe si manifestano con sintomi fisiologici simili: sudorazione, nodo alla gola, palpitazioni, ecc… fino a sfociare in condotte di evitamento o in veri attacchi di panico.

La paura genera la paura della paura, così l’ansia genera l’ansia per l’ansia. In pratica, hai scoperto il moto perpetuo.

Probabilmente, se sei una persona che soffre d’ansia o di attacco di panico, queste cose già le sai. Avrai sicuramente letto cosa succede al tuo corpo quando questi meccanismi entrano in gioco e ne avrai parlato con il tuo medico di base.

La cosa che ti sfugge è come utilizzare queste informazioni per controllare il tuo corpo e le tue emozioni.

Durante un attacco di panico, senti di stare per morire oppure hai paura di impazzire e poco importa poco sapere di non avere un vero problema fisico.

Poco importa sapere che l’aereo è il mezzo più sicuro per viaggiare. Infatti, tu l’aereo non lo prendi.
Non sali su un autobus affollato. Non accarezzi un cane, anche se te lo chiede.
Non parli con le persone perché temi di fare brutta figura.

Non riesci a compiere azioni che agli altri appaiono come semplici e ordinarie. Non riesci nemmeno a far comprendere agli altri quanto per te queste azioni siano complicate ed extra-ordinarie.

Chi ti consiglia di rilassarti non riesce a comprendere che non basta imporselo per far andare via l’ansia e non provare più paura perché non si può chiedere alla mente di rilassare il corpo, quando è proprio lei che ha innescato la sintomatologia ansiosa. In pratica, è come cercare di spegnere un incendio con un accendino.

Attraverso la tua storia cercheremo di capire come questo incendio divampa, di cosa si alimenta e quali sono le strategie efficaci per controllarne il decorso e finalmente spegnerlo: inizia da QUI.